II conferenza annuale delle Associazioni di Diabete Italia

Posted by on ott 24, 2012 in Archivio news | Commenti disabilitati su II conferenza annuale delle Associazioni di Diabete Italia

Discorso in occasione della II conferenza annuale delle Associazioni di Diabete Italia del 13 e 14 ottobre 2011 al Centro Congressi dell’hotel Sheraton di Bologna

 
Questo è l’intervento della nostra presidente in occasione della II Conferenza Nazionale delle Associazioni di Volontariato organizzata da Diabete Italia, che ha riunito lo scorso weekend a Bologna le Associazioni fra persone con diabete di tutta Italia.
Nella foto, insieme a Enrica Giannetti dell’Associazione Famiglie Diabetici di Pordenone
 

Buongiorno a tutti,
mi presento: sono Tiziana Buriola la presidente di Insù, l’ultima nata, credo, come associazione di Giovani Diabetici e affiliata AGD Italia.

Sono qui più per ascoltare e per imparare dalle esperienze degli altri, per capire come ci si muove con gli associati, sia bambini che adolescenti, ma soprattutto con i genitori, che come è stato detto da qualcuno ieri sono i diabetici di tipo 3 e quelli per cui la cura ancora non è stata inventata, ed io sono una di quelli.

Cosa ho imparato? Ho imparato che siamo un po’ tutti come in una grande famiglia dove abbiamo tutti papà DIABETE e mamma INSULINA, dove tra i fratelli c’è qualcuno che ci piace di più e qualcuno che ci piace di meno, dove tutti nel loro piccolo hanno il piacere di confrontarsi con gli altri come durante il pranzo di Natale: ci si conosce, si scambiano informazioni, si festeggia insieme. Ma cosa si festeggia?

Si fa festa per esserci, per esistere per portare la voce di chi non è potuto venire.

Per me l’Associazione ha un duplice scopo, uno sanitario che informa, consiglia, cura e ci dà un po’ di paletti; l’altro di sostegno anche solo con la presenza, di tutela, di gioco, ludica, ma soprattutto di AUTOSTIMA.

E lo dico e lo grido a caratteri cubitali perché ciascun bimbo e ciascun genitore si senta sicuro di quello che fa, del ruolo che ha, mantenendo chiaro l’obiettivo di fondo: vivere il diabete nella maniera più armoniosa possibile, senza sensi di colpa, con naturalezza.

Anzi, consapevoli che tutti noi abbiamo una marcia in più perché ogni giorno ci confrontiamo con un nemico che ci ha aggredito in un momento di debolezza, forse, o che ci ha reso deboli, ma che allo stesso tempo ci permette, come un buon allenatore di prepararci alle sfide che la vita inevitabilmente ci presenterà.

Secondo me associazione significa condivisione, non sono i campanilismi, o le paure che ci devono muovere o bloccare, ma l’ENTUSIASMO: (en=dentro Thèos=Dio cioè AVERE DIO DENTRO) un dio greco però non cristiano-cattolico, quello dell’entusiasmo non è uno stato d’animo che si riduce ad una semplice eccitazione partecipe, è qualcosa di estremamente più profondo e potente. E’ il risvegliarsi di una forza tramite la quale non c’è meta che non sia a portata di mano, non c’è ostacolo che non possa essere abbattuto, non c’è collettività che non possa essere coinvolta. E’ lo stato d’animo attivo, centrato e sorridente che si apre alla realizzazione dei sogni.

E’ quello che ci fa superare i momenti di crisi, i conflitti, le paure, i timori. E’ anche quello che ho io quando a te manca, è quello che ti fa essere multitasking e qualche volta anche poco riflessivo, è quello che ti fa andare avanti di cuore perché nel bene e nel male ti senti addosso la responsabilità di una serie di “esseri speciali” di cui avere cura, come dice Battiato.

Grazie.

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